DNSH PNRR: cos’è e come compilarlo correttamente

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Per far fronte agli impatti della pandemia di COVID-19, i governi hanno adottato misure di sostegno, tra cui il Fondo per la Ripresa e la Resilienza (RRF) dell’UE e i Piani Nazionali di Ripresa e Resilienza (PNRR). In questo post, esploriamo il principio DNSH, fondamentale nel PNRR, e il suo ruolo nella ripresa post-pandemica in Europa.

DNSH: significato e perché è importante

Il concetto di DNSH, “Do No Significant Harm” – ovvero “Non Causare Danni Significativi”, è al centro del Fondo per la Ripresa e la Resilienza (RRF) dell’Unione Europea e dei Piani Nazionali di Ripresa e Resilienza (PNRR) degli stati membri. Ma cosa significa esattamente DNSH?

DNSH è un principio che garantisce che qualsiasi misura o progetto intrapreso come parte dei piani di ripresa non abbia impatti negativi significativi sui fattori ambientali. In altre parole, mira a prevenire danni e promuovere la sostenibilità nel processo di ripresa.

Per certificare l’aderenza al DNSH, gli stati membri sono tenuti a condurre una valutazione completa dei loro progetti, valutandone l’impatto potenziale su vari aspetti come il cambiamento climatico, l’uso sostenibile delle risorse e la prevenzione dell’inquinamento. Questa valutazione è essenziale per determinare l’idoneità dei progetti al finanziamento sotto il PNRR.

Ad esempio, se un progetto proposto da uno stato membro non soddisfa i criteri DNSH, può essere rifiutato o modificato per mitigare eventuali danni. Ciò garantisce che solo i progetti in linea con i principi di sostenibilità e resilienza ricevano supporto finanziario.

Incorporando il principio DNSH nel PNRR, l’Unione Europea mira a garantire che gli sforzi di ripresa contribuiscano realmente a un futuro più green e sostenibile per l’Europa.

I 6 criteri del DNSH da rispettare

Il Regolamento (UE) 241/2021, che istituisce il Dispositivo di Ripresa e Resilienza, stabilisce che nei Piani nazionali possano essere finanziati solamente quei progetti che aderiscono al principio DNSH, definito nel Regolamento (UE) 2020/852, noto come “Regolamento Tassonomia”.

Questo regolamento classifica le attività economiche sostenibili in base al loro impatto su sei obiettivi ambientali. Secondo l’articolo 17 del Regolamento Tassonomia, un’attività economica causa un danno significativo se:

  • provoca significative emissioni di gas a effetto serra;
  • peggiora gli effetti negativi del clima attuale e futuro sull’attività stessa o su persone, natura o beni;
  • danneggia il buono stato o il potenziale ecologico di corpi idrici, sia di superficie che sotterranei, e il buono stato ecologico delle acque marine;
  • causa inefficienze nell’uso dei materiali o risorse naturali, aumenta significativamente la produzione, incenerimento o smaltimento dei rifiuti (escluso l’incenerimento di rifiuti pericolosi non riciclabili), o se lo smaltimento a lungo termine dei rifiuti potrebbe danneggiare l’ambiente;
  • se aumenta notevolmente le emissioni di inquinanti nell’aria, nell’acqua o nel suolo;
  • danneggia significativamente la condizione e resilienza degli ecosistemi o lo stato di conservazione di habitat e specie, inclusi quelli di interesse per l’Unione.

In base all’impatto che hanno i progetti sui sei obiettivi ambientali visti sopra, il progetto viene classificato in uno dei quattro scenari:

  1. Impatto Nullo o Trascurabile: L’intervento non ha effetti significativi sull’obiettivo ambientale;
  2. Sostegno Completo: L’intervento sostiene pienamente l’obiettivo ambientale;
  3. Contributo Sostanziale: L’intervento contribuisce in modo significativo, ma non totale, all’obiettivo ambientale;
  4. Valutazione DNSH Complessiva Necessaria: L’intervento richiede un’analisi approfondita per stabilire se rispetta o meno il principio DNSH.

Valutazione DNSH PNRR: come viene fatta?

Approccio Semplificato

Utilizzato quando un intervento rientra nei primi tre scenari per un singolo obiettivo ambientale. Le amministrazioni forniscono una giustificazione concisa che spiega perché l’intervento ha un rischio limitato di danno ambientale e può potenzialmente contribuire alla transizione verde.

Analisi approfondita e condizioni da rispettare

Necessaria per investimenti e riforme in settori a rischio più elevato di impatto ambientale, come energia, trasporti o gestione dei rifiuti. Questo approccio è anche richiesto per interventi che mirano a fornire un contributo significativo alla mitigazione dei cambiamenti climatici. In questo caso, si effettua un’analisi più dettagliata per assicurare che l’intervento sia in linea con il principio DNSH.

DNSH: cosa devono fare i fornitori della PA?

Se sei un fornitore della pubblica amministrazione, oppure se sei una pubblica amministrazione e devi valutare un fornitore, è obbligatorio rispettare i requisiti imposti dal principio DNSH. 

Iscrizione alla piattaforma RAEE

La domanda che viene richiesta ai fornitori è esattamente la seguente, declinata in due forme leggermente diverse:

  1. L’offerente è regolarmente iscritto alla piattaforma RAEE, in qualità di produttore e/o distributore?

    oppure
  2. è disponibile l’iscrizione alla piattaforma RAEE in qualità di produttore e/o distributore e/o fornitore?

Come rispondere a questa domanda?

Quella che qui viene chiamata piattaforma RAEE non è nient’altro che il Registro nazionale dei Produttori di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche.

Se sei un fornitore di apparecchiature elettriche ed elettroniche, avrai degli adempimenti per essere conforme e dunque poter partecipare alla gara.

Per scoprire di più, leggi la pagina “Hai l’obbligo?” oppure contattaci ora!